Elogio della bicicletta, di Sergio Zavoli.

racconti & riflessioni
primo passo sulla luna

primo passo sulla luna

Romagna, la mia piccola Cina che pedala senza posa. Le voglio bene anche perché non ha rinnegato la bicicletta. Questa fedeltà silenziosa, mai interrotta, neppure in tempi di crescita e d’abbondanza, è una delle profezie civili dei romagnoli, non smentite neppure quando Armstrong lasciò sulla Luna l’orma della sua scarpa. Quell’approdo, si disse, rimpiccioliva il mondo . Gli psicologi gozzovigliarono sull’avvenimento: ci avvertirono che il rapporto causa-effetto avrebbe assunto un’altra velocità, che non
sarebbero stati più gli stessi problemi, le abitudini e i gusti del nostro vivere quotidiano.

Fece eco a quelle minacce anche un giornale sportivo: “Che ne sarà della bicicletta, ora che l’uomo si misura col cosmo?“…Quando l’abuso automobilistico, insidiato dalla crisi energetica, cominciò a rifluire, ci fu dappertutto uno svelto frugare tra i ferri vecchi per ritrovare la bicicletta; dappertutto fuorchè in Romagna, dove la gente non l’aveva mai ripudiata.

Non era, e non è, una poetica delle piccole cose, un pensare agreste, casto e rassegnato, né un’abitudine alla penuria: in questa terra continuamente rinnovata dalla modernità dei suoi desideri, la bicicletta, al contrario è un modo di accordare la vita con il tempo e lo spazio, è l’andare e lo stare dentro misure ancora, non so per quanto, umane.

Sergio Zavoli

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

Paola Gianotti

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

Anna Salaris

Francesca T

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