Mortirolo da San Giacomo, Aprica, Trivigno

San Giacomo (SO) / impegnativo / 83 km / 1600 D+

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DESCRIZIONE

Strada Zitta a cura di Guido Turbolento Basilisco
Ci sono almeno quattro strade che portano al Mortirolo-Passo della Foppa (1852 mt). La più famosa e blasonata è la salita da Mazzo di Valtellina con tanto di monumento a Pantani.

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Quella da Grosio è più umana e indicata se volete poi affrontare il Gavia (vedi la Strada zitta che parte da Cepina), quella da Monno sale dalla Val Camonica. La più bella dal punto di vista paesaggistico è però quella che sale dall’Aprica-Trivigno e che vi permette di calare il poker del passo.

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PROFILO TECNICO

Si parte da San Giacomo di Teglio in Valtellina, un piccolo paesino tra Sondrio e Tirano. Da qui prendete la strada per Carona. La pendenza iniziale è brusca ma per fortuna, diversamente da quanto indicato in alcune mappe, sempre asfaltata.

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Sotto di voi la Valtellina si allontana. Non prendete il bivio per Carona ma proseguite per Monegatti. In discesa si oltrepassa un piccolo lago artificiale e quindi con un ultimo strappo si arriva alla statale per l’Aprica che si raggiunge rapidamente. E il caso di rifocillarsi in paese, perché poi di ristori se ne trovano assai pochi. Lasciata l’Aprica, subito a sinistra, prendete il bivio per Trivigno.

La salita è brusca ma la vista sull’ Adamello è imponente. Si attraversa la Riserva naturale dei piani di Gembro raggiungendo cosi la chiesetta dedicata a San Gaetano e le strutture della pista di fondo di Trivigno (1598 mt).  La salita poi continua, ma meno impegnativa. La strada costeggia il lato destro del monte Padrio e raggiunge il lago di Lagazzuolo e infine l’Alpe Troena a quasi 2000 mt. Da qui inizia un falsopiano con la montagna a destra e la valle a sinistra che vi farà arrivare in discesa sul Passo della Foppa- Mortirolo! Foto d’obbligo e quindi discesa fino a Mazzo. I freni devono essere in buone condizioni e i 33 tornanti insieme ai tratti al 18-20 % affrontati con rispetto. Se l’avete già fatta in salita, ne ricorderete ogni tornante. Altra sosta obbligata al monumento a Pantani: si dice che nel giro del 1994 fece la salita col rapporto del 22 per problemi al cambio! A fondovalle seguite i cartelli e la traccia che vi porteranno alla nuova ciclabile della Valtellina che (diversamente dalla traccia) non dovete abbandonare mai fino a chiudere il giro a San Giacomo. In alternativa seguite la traccia che con uno strappo finale un po’ gratuito vi porta a Tirano per un meritato ristoro in pasticceria.

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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.

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