TRE VALLI & TRE CRINALI 

Pontecurone (AL) / impegnativo / 78 km / 1500 D+

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DESCRIZIONE

Bellissimo giro tra Pavia e Alessandria, terre dalla forte tradizione ciclistica: Fausto e Serse coppi, Gerbi il Diavolo Rosso, Girardengo e tutti i loro gregari pedalavano su queste strade. Pontecurone è in provincia di Alessandria, sul confine geografico con il pavese. Due terre unite dal ciclismo, dalla bicicletta, dalle dolci colline che non sanno, di essere un po’ di qua e un po’ di la, dei burocratici confini amministrativi.

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 Pontecurone è un ottimo punto di partenza per grandi pedalate tra l’oltrepo pavese e l’alessandrino e da qui partiamo con questa nuova proposta cicloturistica: collegare  la Valle Staffora, la Val Curone e quella del torrente Grue attraverso gli splendidi crinali che le separano.
Tra andata e ritorno, sono sei salite, ma non si superano mai i 500 metri di quota. Durissima la salita di Polverola per ritornare dalla Val Grue alla Val Curone, è la quarta che si affronta, per il resto impresa fattibile affrontando in grande agilità il percorso. Attenzione a non strafare, sprecando energie sulle prime salite, per non restare senza riserve prima che l’itinerario sia completato.

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PROFILO TECNICO

Si esce da Pontecurone in direzione sud (via Roma, poi via Di Vittorio), portandosi ad incrociare la SS10. Subito dopo il vecchio ponte tenere la sinistra verso la statale, per imboccare la piccola strada di campagna che porta a Rivanazzano (strada Rivanazzano). Ritorneremo qui da destra, pedalando lungo la strada Casalnoceto.

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Lungo la strada per Rivanazzano, molti i bivi. Al primo incrocio a destra e alla Cascina Bidella a sinistra, quindi nuovamente a destra all’incrocio successivo per non finire sul grande rettilineo che collega, con traffico veloce, Voghera a  Rivanazzano….il percorso è abbastanza contorto, descrivere tutte le indicazioni diventerebbe noioso e visto che c’è la possibilità di scaricare la traccia per il Garmin, ci limitiamo alle indicazioni principali.

Si attraversa Rivanazzano uscendo in direzione di Salice, ma invece di prendere il fondovalle che porta al centro termale, si prosegue per circa 100 metri in direzione di Casalvecchio e Casalnoceto, imboccando sulla sinistra la stradina che porta sul primo dei crinali. Direzione San Lorenzo.
Superato il piccolo paese si scende sulla destra in direzione di Zebedassi, si attraversa il torrente Curone, voltando a destra sulla provinciale. Dopo circa 300 metri si sale a sinistra seguendo le indicazioni per Montemarzino, per scendere con ripida discesa verso il torrente Grue. Breve tratto di fondovalle verso Tortona, quindi a sinistra per salire a Montebello e Avolasca, da dove inizia il rientro verso Pontecurone. Avolasca è a un tiro di schioppo da Castellania, ma questa è un’altra strada zitta, un’altra storia.

Bella discesa verso la Val Grue, all’incrocio con la provinciale di fondo valle a destra verso Garbagna, quindi a sinistra seguendo l’indicazione Polverola. Superato il minuscolo abitato, ecco il tratto peggiore di queste sei salite. Non lunghissimo, ma decisamente duro. Ed è di nuovo crinale, belle vedute, paesaggio di una bellezza nostalgica,  vagamente abbandonata, ma non trascurata. Stradine ben tenute, ben disegnate e sapientemente adagiate sul terreno di questa “piccola Toscana” di casa nostra.
Discesa ripida verso Brignano, sosta-ristoro in trattoria (proprio sulla strada, ottimo il gelato artigianale) prima di risalire a Mola e Serra del Monte (ben segnalati). Vedendoci ripartire ci dicono che ci aspetta salita durissima, ma non è vero. E’ una salita, la quinta di questo giro, ma non dura come ci è stata descritta. Altra piacevolissima discesa a Cecima, poi la piccola strada sulla sinistra orografica del torrente Staffora. Vallonato tendenzialmente in discesa fino al punto in cui sulla sinistra si risale a San Lorenzo per scendere poi verso Casalnoceto e Pontecurone.

Attenzione nell’ebbrezza della bella e veloce discesa a non mancare il bivio per Casalnoceto. La strada di fondo valle scende verso Volpedo, mentre sulla destra pianeggiante c’è la deviazione che porta a Casalnoceto. Il giro si chiude con 78 chilometri percorsi e 1.500 metri di dislivello. Se si dovesse sbagliare, niente di male da Volpedo si va a Casalnoceto e quindi Pontecurone, allungando il giro di 4 chilometri.

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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.

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